10 luglio 2018

Casi concreti per risvegliare la mente

Simona Bogani, uno dei nostri EOSambassador, tiene sul campo, tra le classi, le fila del progetto “I casi della Vita”. Un’attività ormai triennale che le ha permesso di avere il polso della situazione sull’esperienza di ragazzi e dei formatori. Ecco perché le è stato chiesto un primo bilancio di questa esperienza, che ha registrato un aumento della partecipazione e dei concetti introdotti nel percorso.

Che benefici stanno avendo i ragazzi da una formazione sul concetto di rischio e in particolare di rischio imprenditoriale?

Lavorare coi ragazzi sulla simulazione di rischio imprenditoriale ha il vantaggio di risvegliare maggiormente il loro interesse sul tema del rischio; dovendo 'risolvere' loro stessi i problemi che si presentano per l'impresa da loro creata, è il momento in cui si pongono realmente il problema e pensano a come risolverlo; è il momento delle domande più concrete; ciò che sorprende di più i ragazzi è il rendersi conto di come siamo, non solo loro, in primis gli adulti, abituati a trattare il rischio in modo irrazionale, più mediato dalle paure che da una sua analisi tecnica

Quali ritenete siano i passaggi logici fondamentali da trasmettere agli studenti per far capire e prevenire i rischi?

Fondamentale è la tabella di valutazione dei rischi attraverso il binomio frequenza/gravità, che va, oltre che spiegata, ripetutamente rispolverata durante il percorso. Così come è importante assicurarsi che sia ben compreso il concetto di mutualità: da soli non si possono prevenire i rischi o mitigare i danni ad essi connessi.

Quali i concetti assicurativi che dovrebbero essere compresi fin dalle scuole superiori e perché?


Ritengo fondamentale chiarire perché alcune assicurazioni siano diventate obbligatorie. Inoltre, non va trascurato l’aspetto terminologico: familiarizzare con un minimo di linguaggio tecnico permette di non trovarsi spiazzati nel momento delle prime scelte in materia. Infine, diventa un punto di forza imparare presto a leggere un contratto assicurativo, comprensivo di clausole escludenti e del concetto di franchigia.

Quali aspetti gli esperti di UnipolEOS hanno messo maggiormente a fuoco nel relazionarsi con voi formatori su questi temi per far comprendere agli studenti concetti assicurativi quali il rischio, i prodotti, il processo liquidativo?

Gli esperti ci hanno mostrato come ormai le assicurazioni lavorino in sinergia con i cambiamenti di esigenzadelle imprese, creando pacchetti assicurativi personalizzati.Inoltre hanno sottolineato come Il mercato assicurativo funzioni se la collettività si attiene alle regole: frodi o tentativi di frodi distorcono il mercato. Altri aspetti che sono stati evidenziati riguardano i dispositivi di prevenzione e i servizi di pronto intervento in caso di danno che vengono spesso inseriti nei pacchetti assicurativi Così come elementi più di gestione della relazione con il cliente: il processo della liquidazione dei danni è sempre delicato e spesso il cliente ha la sensazione di non essere trattato equamente, è difficile spiegare limiti e regole.

Sì è trattato sicuramente per alcuni di concetti complessi. Quale il bilancio delle attività svolte?

Ogni classe e ogni tipo di scuola sono una storia a sé stante, ma nel complesso abbiamo riscontrato più interesse delle aspettative. Il nodo cruciale è far capire ai ragazzi quanto questi temi li riguardinoda vicino; far cadere pregiudizi nei confronti delle assicurazioni e della gestione del rischio in generale. Immedesimarsi in una gestione familiare dei rischi crea la base su cui approfondire, fare domande, imparare a leggere un contratto. Quindi direi che il bilancio è mediamente molto positivo. Se dovessi indicare degli aspetti che potrebbero essere integrati nei contenuti direi certamente alcuni esempi concreti, vere e proprie case history realmente accadute.