29 ottobre 2018

Il valore del denaro

Risparmio, paghetta e spese hanno animato il confronto con gli alunni delle elementari e i giovani studenti delle medie alla scuola Alcide De Gasperi di Palermo. L’iniziativa, promossa da Unipol Banca e da Feduf nell’ambito del Mese dell’educazione finanziaria (leggi anche l'articolo su "La cultura finanziaria delle famiglie italiane" ) ha approfondito la riflessione sull’uso consapevole del denaro. I ragazzi si sono rivelati curiosi e consapevoli. Ci racconta come è andata Giuseppe La Boria, Area Manager Sicilia di Unipol Banca, che ha partecipato alla giornata di educazione finanziaria tra i banchi che ha coinvolto oltre duecento giovani.

Quali i contenuti dell’incontro?

Con i bambini delle elementari si è parlato dei concetti base di risparmio, spese e bilancio familiare. Con i ragazzini delle medie si è approfondito il discorso del bilancio familiare e gli studenti sono stati invitati a scrivere a casa su un quadernetto le entrate e le uscite (paghetta ricevuta e spese effettuate). Un esercizio utile per avere consapevolezza di quanto si riesce a mettere da parte ed a risparmiare.

Che cosa ha attirato l’interesse dei ragazzi?

Entrambi gli incontri sono stati molto coinvolgenti. Nel primo è venuto fuori tutto il linguaggio semplice e diretto dei bambini che erano incuriositi dai concetti forse già sentiti a casa. Per esempio, la parola economia è da loro associata subito a risparmio, perché in Sicilia si usa l’espressione “fare economia” per indicare “risparmiare”. Un esempio utile è stato quello del porcellino salvadanaio: hanno capito che è importante mettere i soldi nel salvadanaio perché risparmiare consente di comprare le cose di cui si ha desiderio.

E i più grandi?

Innanzitutto mi fa piacere dire che la scuola media ci ha emozionato con un’accoglienza incredibile: siamo stati ricevuti con l’inno nazionale e un’altra serie di brani eseguiti da musicisti d’eccezione, gli alunni di prima e seconda. Sono stati strepitosi. Le loro maggiori curiosità hanno riguardato i termini di banca, conto corrente, assegno, bonifico, bancomat, carta di credito e paghetta. Mi ha molto colpito la risposta che hanno dato alla domanda se il denaro sia sinonimo di felicità. La maggior parte ha risposto che il denaro può rappresentare un mezzo per vivere meglio ma che non assicura la felicità richiamando l’importanza di altri valori quali il volersi bene in primis. Alle volte pensiamo che i nostri ragazzi siano solo viziati ed eternamente immaturi ed invece questa idea sul denaro ed il rapporto con esso fornisce un chiaro esempio di maturità e sensibilità.

Che rapporto hanno i giovani di oggi con il denaro?

Come hanno suonato il violino con abilità e maestria, così si sono mostrati maturi sull’argomento. Più in generale, abbiamo notato che sia i bambini delle elementari sia delle medie hanno mostrato una consapevolezza inaspettata su alcuni temi. Forse perché in famiglia, visto il momento storico, devono quadrare tutti i conti familiari, e anche i bambini sono coinvolti. I primi in particolare, si sono mostrati molto sensibili al fatto che non tutto può essere consentito dai genitori e alla distinzione tra bisogni primari e secondari: in questo senso anche loro capivano e si rendevano conto di quanto fosse importante il bilancio familiare. È evidente che i bambini sono spinti a chiedere, esprimono il desiderio, però davanti alla negazione non c’è disperazione, piuttosto una diffusa consapevolezza sul “no” della mamma e del papà. I più grandicelli hanno mostrato di avere piuttosto chiaro cosa sia una banca e la sua importanza per il sistema economico, perché in tanti si sono trovati a parlarne in casa. La banca fa parte del concetto di economia personale e familiare. Fare banca è un qualcosa di serio, la banca è il tempio della fiducia e la fiducia non va tradita.

Qual è il bilancio di questa esperienza?

Il bilancio è assolutamente positivo! Sono contento che Unipol Banca abbia fortemente voluto questo momento d’incontro con i bambini ed i ragazzi, nella consapevolezza che il contributo alla formazione delle nuove generazioni sia anche una sua responsabilità.

Abbiamo avuto conferma del fatto che, quando sono stimolati, i ragazzini rispondono bene e che molti concetti sono già stati oggetto di riflessioni in famiglia ed a scuola, e devono essere solo affinati. Per farlo, l’educazione finanziaria può avere sicuramente un ruolo nella scuola moderna, così come ritengo debbano avere spazio anche l’educazione ambientale e l’educazione ai sentimenti, per far sì che un domani questi ragazzi a loro volta diventino cittadini più maturi e consapevoli.