18 ottobre 2017

Forza! Obiettivo “Meno Neet tra i giovani”

Come si sta comportando l’Italia sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile? E, in particolare, è migliorata sul fronte dell’Educazione di qualità, il quarto dei “goals” fissati dalle Nazioni Unite, verso il quale si muove anche il progetto EOS (ma non è l’unico!)? L’Educazione di qualità è tra i nove Obiettivi per cui è stato registrato un miglioramento negli ultimi anni. Gli altri sono: Fame e alimentazione, Salute e benessere, Uguaglianza di genere, Infrastrutture resilienti, Modelli sostenibili di consumo, Riduzione dei gas serra per combattere il riscaldamento climatico, Tutela dei mari e Giustizia per tutti. La fotografia arriva dall’ultimo rapporto dell’ASviS, “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, pubblicato a fine settembre.

Tuttavia, il bilancio non può dirsi soddisfacente. Non solo perché gli altri otto Obiettivi arrancano: in quattro settori la situazione si è mantenuta statica (Energia, Occupazione, Città sostenibili e Cooperazione internazionale) e altri quattro mostrano un sensibile peggioramento (Povertà, Gestione delle acque, Disuguaglianze ed Ecosistema terrestre). Ma anche perché nel rapporto l’ASviS sottolinea che secondo l’indice della Fondazione Bertelsmann l’Italia non appare in linea con nessuno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e che la distanza dai goals rimane molto ampia anche nei casi in cui si migliora.

Grafico A Svis

L’ASviS è un’alleanza multistakeholder, promossa da Fondazione Unipolis e Università di Roma “Tor Vergata”, nata nel 2016 per promuovere il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La stessa ASviS ha già tempo fa delineato una serie di proposte per facilitare il progresso del nostro Paese verso il raggiungimento di questi obiettivi, anche sul fronte dell’Educazione di qualità (leggi anche gli EOSditoriali “Istruzione e lavoro le proposte dell’ASviS” e "Dieci tappe verso un’istruzione di qualità" ).

Nel suo ultimo rapporto l’Alleanza torna a indicare gli interventi che dovrebbero essere implementati nei prossimi sei mesi, tra cui anche l’adozione di provvedimenti urgenti per accelerare il passo verso il raggiungimento dei 22 Target (i 17 Obiettivi si declinano in 169 sotto-obiettivi definiti come “Target”) che prevedono una scadenza al 2020 e non al 2030. Tra questi un faro è acceso anche sulla necessità di ridurre “sostanzialmente” il numero dei giovani Neet. Inoltre, l’ASviS auspica che la prossima legislatura (2018-2023) sia una vera e propria “legislatura per lo sviluppo sostenibile”, e indica cosa si dovrebbe fare concretamente, nel breve e nel medio termine, per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile. In particolare, sempre per quanto riguarda il "Capitale umano, la salute e l’educazione" indica la seguenti azioni da intraprendere:

  • Impegno nella formazione lungo tutto il ciclo di vita delle persone e rafforzamento delle politiche attive del lavoro.

  • Potenziare le iniziative dirette a: rafforzare le competenze di base, contrastare la dispersione e l’abbandono precoce degli studi (compresi quelli universitari); accrescere l’inclusione sociale in tutti i percorsi di istruzione e di formazione.

  • Migliorare il legame tra nutrizione, sicurezza alimentare e salute, coinvolgendo le imprese.

  • Ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari e rendere capillare la digitalizzazione della sanità.

  • Maggiore attenzione alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti delle donne durante tutto l’arco della vita riproduttiva.