Ecco i vostri progetti
Avete messo a punto il vostro “Disaster recovery plan”? Se il nome non vi è nuovo ma non ricordate bene di cosa si tratta, andare a ripassare l’EOSditoriale “Aiuto, mi si è allagata l’azienda”. Ecco un piccolo aiuto: il Disaster Recovery plan è un documento nel quale sono descritte in modo dettagliato procedure e schemi di azione da attivare immediatamente al manifestarsi di una crisi, con l’obiettivo di limitare al minimo i danni diretti, i danni indiretti, i danni consequenziali, per riprendere le attività strategiche aziendali nel minor tempo possibile.
I ragazzi del progetto EOS “I Casi della Vita” hanno lavorato in questi mesi ai loro Disaster recovery plan” e ora sono pronti per partecipare alla selezione finale di EOS che premierà i progetti maggiormente completi e curati. Il premio? Ve lo sveleremo nelle prossime settimane!
Per ora quello che possiamo già dire è che la creatività non manca. C’è l’azienda che ha creato un nuovo brand per una catena alternativa ai fast food nel mercato indiano – Arancino’s Karma – e che progetta di aprire diversi punti vendita nelle metropoli indiane. C’è l’impresa vinicola Baccus che è nata come cantina tradizionale per la produzione e la commercializzazione di vino, ma che da alcuni anni ha intrapreso un percorso nella produzione di vini, mosti e concentrati di qualità e genuinità, rispondenti alle nuove esigenze del mercato. E persino un’azienda di tatuatori, la Tat-oo, che si trova a gestire un’attività delicata sia dal punto di vista artistico sia da quello sanitario e che può incorrere in errori o in imprevisti. Il cliente, per esempio, potrebbe avere un’allergia inaspettata, oppure potrebbe incorrere in incidenti alle mani a causa degli attrezzi usati. I progetti da voi ideati passano in rassegna diverse situazioni e diversi rischi da gestire: dall’azienda di meccanica di precisione (Meccafst) all’agenzia di pubblicità (Strategyplan), dalla società di trasporti (Traspy) a quella specializzata in domotica (Smartech Design), da chi vende prodotti agricoli a km 0 (Alimpoo) per finire con la sorella minore della “Mela”, Apple II.
Sono una ventina i lavori che la commissione di EOS ha individuato e sta valutando nel corso di queste settimane. I protagonisti, ossia gli studenti che hanno elaborato i progetti, arrivano da tante città diverse, sparse tra Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna: due classi di Parma, una classe di Bologna, una di Sestri Levante, tre di Genova, una di La Spezia, tre di Brescia, tre di Cinisello, due di Milano, tre di Torino e due di Alessandria.
Seguiteci nelle prossime settimane per sapere chi verrà premiato! Intanto potete scoprire i progetti sul sito www.unipoleos.it nella sezione Chi studia…vince!