20 dicembre 2018

Il clima cambia. Riduciamo i rischi

Un buon imprenditore dovrebbe considerare tra i rischi della sua impresa anche quelli climatici. Ce ne sono almeno sette che potrebbero colpire le aziende ma su cui spesso c’è poca consapevolezza. Si tratta di:

  1. Alluvioni
  2. Fulmini
  3. Pioggia
  4. Grandine
  5. Frane
  6. Vento
  7. Temperature

Le aziende dovrebbero interrogarsi, indipendentemente che siano state colpite o meno da uno di essi: il rischio, se conosciuto e gestito può diventare una importantissima opportunità per riconfigurare le attività d’impresa, creando valore aggiunto e importanti vantaggi competitivi. Tuttavia, le piccole e medie imprese italiane hanno spesso budget e dimensioni limitati che inducono a sottovalutare le conseguenze di un mancato controllo dei rischi. Ecco perché è nato il progetto Life Derris, sviluppato in ambito europeo e con capofila in Italia Unipol Gruppo. L’obiettivo è di aiutare le Pmi ad acquisire maggiore consapevolezza sui rischi a cui sono esposte e prepararsi ad essi, in modo da poter selezionare gli interventi da mettere in atto.

PERCHÉ È IMPORTANTE ESSERE PREPARATI?

Essere preparati è importante almeno sotto tre profili chiave per un’azienda: 1) perché i costi di una crisi potrebbero essere drammaticamente elevati per l’impresa; 2) Perché per gestire nel modo più efficace una crisi occorre prepararsi «prima» che l’evento si manifesti; 3) Perché i clienti non aspettano: se un’azienda è costretta ad interrompere la propria attività i suoi clienti troveranno in pochi giorni altri fornitori sul mercato. Ecco che l’azienda deve diventare “resiliente” per evitare tutto questo. La resilienza è la capacità di assorbire gli eventi sfavorevoli conservando la stessa struttura e modalità di funzionamento, la capacità di auto-organizzarsi e di adattarsi allo stress e ai cambiamenti.

Per un’impresa, ogni impresa, anche la più piccola, significa proteggere sempre i fattori produttivi materiali e immateriali dei quali dispone: in sostanza deve salvaguardare gli elementi fondamentali che sono alla base dei propri processi di creazione del valore. I rischi derivanti dal cambiamento climatico possono minare dalle fondamenta la capacità di un’azienda di esistere o di resistere sul mercato. Salvaguardare il patrimonio aziendale, gestire le emergenze e garantire la continuità operativa dopo una calamità: sono i tre passaggi fondamentali per rendere un’azienda resiliente.

Per fare questo il progetto Life Derris, che si è sviluppato da settembre 2015 a settembre 2018, ha identificato un processo costituito da 7 step, che è stato sintetizzato in un Indice di resilienza, che permette a ogni impresa di verificare periodicamente quali step dovrebbe realizzare.

IN DICE

UNO STRUMENTO PER PREVENIRE E AFFRONTARE I RISCHI

A quali rischi è esposta in particolare un’azienda? E quali potrebbero essere danni e soluzioni? Per aiutare le Pmi ad avere un quadro sintetico e personalizzato sulla propria situazione il progetto Life Derris ha elaborato una mappa, per fornire ad ogni impresa, sulla base della propria posizione, un’indicazione del livello di rischio della propria area geografica in termini di probabilità che accada un evento e dell’intensità che potrebbe avere. Uno strumento semplice e immediato, chiamato CRAM tool, che dà alle Pmi la possibilità di capire a quali rischi sono esposte in caso di eventi meteo-climatici estremi, e quali potrebbero essere le soluzioni da applicare nella propria azienda per prevenire i danni.

Come funziona? Lo strumento è utilizzabile online e permette di fare un’analisi immediata dei rischi rispondendo ad un semplice questionario di autovalutazione e selezionando gli interventi che si potrebbero realizzare nell’azienda. Sulla base della posizione dell’azienda e dei rischi a cui è esposta, il tool suggerisce alcune azioni da realizzare per renderla meno vulnerabile agli eventi climatici. Un percorso che accompagna fino alla verifica finale dell’Indice di resilienza attuale e a tendere (ovvero ciò che sarebbe l’indice se l’azienda implementasse gli interventi che ha inserito nel suo piano di azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici). E alla costruzione del Piano di Adattamento: un documento che riepiloga tutto quello che c’è da fare, chi ne è responsabile e quando si deve intervenire.