27 settembre 2018

Dall’assistenza alle società di mutuo soccorso

Le prime forme assistenziali trovarono largo spazio nell'ambiente caritativo ecclesiastico. Il "soccorso agli altri" era vissuto come parte della sfera morale di ognuno, quasi un obbligo per chi voleva espiare i propri peccati. Le prestazioni venivano erogate a chiunque, sia valido che invalido, e, in quest'ottica, ciò che contava era l'elemosina in sé, non a chi veniva erogata.

Successivamente si diffuse il Giusnaturalismo che, teorizzando l'esistenza di un diritto naturale, staccava il discorso da ogni legame morale e religioso per teorizzare il diritto del povero ad essere mantenuto, sia pure in termini minimi, dalla comunità. Si aggiunsero le continue guerre, le carestie e, soprattutto, la nascita delle moderne manifatture che spinse a una crescente salarizzazione della mano d'opera, accrescendo il numero dei disoccupati.

I primi segni storici di una "economia sociale" nascono come iniziative di una borghesia illuminata e "interessata" alla fine del 1700. Nel 1778, per esempio, all’Accademia delle Scienze di Torino, al concorso indetto sul "modo di provvedere agli operai che lavorano nelle seterie quando vi fosse penuria di seta", la proposta vincente fu quella di costituire, in caso di crisi, casse alimentate dai contributi dei datori di lavoro o dei lavoratori stessi. Nel 1804 nasceva a Milano il Pio Istituto Tipografico per affrontare le malattie croniche e le sospensioni dal lavoro. Per giungere alla metà del 1800 con la stagione mutualistica vera e propria.

Tuttavia, le società di mutuo soccorso (leggi l'approfondimento "Mutualità, insieme è meglio")non hanno avuto solo una matrice laica. Nel 1854 nasceva a Genova la prima società operaia cattolica italiana, la Compagnia di San Giovanni Battista. Questo perché il mondo clericale più aperto e illuminato era convinto della necessità di mettersi al passo con i tempi, riunendo i lavoratori cattolici in proprie società di mutuo soccorso. L’obiettivo era: sollevare le infermità corporali, rendere morigerati i membri, solleciti nell'adempimento dei loro doveri verso Dio e verso il prossimo.