18 maggio 2017

Un buon imprenditore è sostenibile

Volete essere un leader di impresa lungimirante? Allora dovete imparare come fare impresa in sintonia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (che vengono definiti anche SDGs).

Nei mesi scorsi avete capito perché per l’intera società, quindi anche per noi e per voi, è importante che tutti diano il proprio contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (ne abbiamo già parlato negli EOSditoriali “Dieci tappe verso l’istruzione di qualità” e “Studiate per voi. Aiuterete il Paese”.

Perché un capo azienda dovrebbe impegnarsi al massimo su questo fronte? Perché non integrare gli SDGs nelle strategie d’impresa potrebbe rivelarsi un rischio di lungo termine per l’impresa stessa. Lo sottolinea il World Business Council for Sustainable Development che ha deciso di stilare una guida pratica che aiuti i leader aziendali ad allineare le proprie strategie agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In altri termini, le imprese dovrebbero riuscire a usare gli SDGs come lenti attraverso le quali tradurre i bisogni globali in soluzioni di business, sbloccando risorse e posti di lavoro.

«Queste soluzioni – spiega il Wbcsd nella guida – permetteranno alle aziende di gestire meglio i propri rischi, anticipare la domanda dei consumatori e costruire posizioni nei mercati in crescita, assicurarsi l’accesso alle risorse necessarie e rafforzare la supply chain, contribuendo allo stesso tempo al raggiungimento globale degli SDGs». Anche perché, il messaggio è chiaro, gli SDGs non potranno essere realizzati senza l’engagement del mondo imprenditoriale. «Il settore privato – dice il Wbcsd – ha un ruolo critico da giocare come fonte finanziaria, come driver di innovazione e sviluppo tecnologico, e come motore chiave per la crescita economica e l’occupazione».

Ecco perché molte aziende stanno cercando di illustrare nei loro documenti di rendicontazione come si posizionano nei confronti degli SDGs, spiegando quali delle loro attività si muove nella direzione di supportare questi obiettivi e come. Lo ha fatto anche il Gruppo Unipol, promotore di EOS, progetto che si muove nel solco dell’Obiettivo 4 delle Nazioni Unite: l’istruzione di qualità. Nel suo ultimo bilancio, che è un bilancio integrato in quanto per la prima volta integra informazioni finanziarie e non finanziarie (come quelle di sostenibilità), il Gruppo spiega come il proprio business possa supportare gli SDGs. In questo modo dimostra di avere la capacità di creare valore non soltanto nell’anno della rendicontazione, ma anche negli anni a venire, promuovendo lo sviluppo sociale del contesto in cui opera e quindi condizioni economiche favorevoli anche al proprio business.

DIECI AZIONI DA TENERE A MENTE

Ma quali sono le azioni concrete che i leader d’azienda possono compiere? Il Wbcsd ne individua dieci e indica se si tratta un’azione a livello individuale, aziendale, di settore o di policy.

A livello individuale i leader devono:

1. Restare informati.
2.Spargere la voce.

A livello aziendale:

3.Comprendere e misurare le esternalità.
4. Stabilire obiettivi.
5. Sviluppare soluzioni di business.
6. Comunicare.

A livello di settore:

7. Collaborare.
8. Stabilire una roadmap.
9. Emettere “call to action”.

A livello di policy:

10. Fare apertamente azione di advocacy.

Questo elenco dimostra come sia fondamentale comunicare e collaborare.

Per questo, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che ha l’obiettivo di disegnare e realizzare politiche e strategie volte a conseguire i 17 obiettivi SDGs, riunendo oltre 160 organizzazioni del mondo economico e sociale (cui afferiscono diverse migliaia di soggetti), ha deciso di organizzare nel 2017 il primo Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si svolgerà nell’arco di 17 giorni, dal 22 maggio al 7 giugno, con oltre 200 eventi (convegni, seminari, workshop, spettacoli, ecc.).

Per il Festival il Gruppo Unipol (la Fondazione Unipolis è stata, insieme all’Università di Tor Vergata, cofondatrice dell’Asvis) organizzerà quattro momenti di riflessione sul territorio nazionale.

A Bari il 24 e 25 maggio a Meridee sono previsti due giorni di laboratorio di creazione di valore condiviso per costruire progetti imprenditoriali di sviluppo sostenibile con le organizzazioni del lavoro, gli innovatori sociali ed il terzo settore, in consonanza con il goal 8 (buona occupazione e crescita economica), ma anche 10, ridurre le disuguaglianze.

A Ravenna il 26 maggio ci sarà una giornata dedicata alle infrastrutture resistenti e sostenibili- goal 11- in cui si analizzerà e discuterà in particolare della situazione Emilia Romagna, organizzata insieme ad Impronta Etica.

Il 29 maggio a Genova si approfondirà il turiamo sostenibile, nell’ambito del goal 12 produzione e consumo responsabile, in cui si discuterà delle modalità per valorizzare le potenzialità ambientali e culturali della regione a partire dalla presentazione del progetto di rete Riviera Culture per la promozione delle iniziative turistiche e culturali sostenibili.

A Bologna il 5 giugno si ragionerà del ruolo che le imprese possono avere nel raggiungimento degli SDGs, partendo dall’analisi del concorso del Gruppo Unipol in particolare all’obiettivo 3 (salute) , 11 (infrastrutture sostenibili) e 13 (cambiamento climatico).