12 aprile 2017

Si fa presto a dire “imprenditorialità”

L’imprenditorialità riguarda solo gli imprenditori? Sbagliato. Sembra un quesito banale, ma ci sono voluti diversi anni perché a livello europeo si giungesse a un documento che definisse gli elementi distintivi dell’imprenditorialità.

La definizione è stata data nel 2016 attraverso “EntreComp: The Entrepreneurship Competence Framework”, un documento che dopo un’intensa attività di ricerca e di confronto con gli stakeholder ha definito l’imprenditorialità come “una competenza trasversale, che si applica a tutte le sfere della vita: dallo sviluppo personale alla partecipazione nella società, all’ingresso del mercato del lavoro come dipendente o come imprenditore”. Entrecomp è stato sviluppato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea su incarico del Direttore Generale per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione.

Perché tanto interesse a trovare un consenso su quello che caratterizza l’imprenditorialità? Per rispondere è necessario fare un passo indietro e tornare al 2006 quando la Commissione europea ha identificato lo spirito di iniziativa e imprenditorialità come una delle 8 competenze chiave per il lifelonglearning (apprendimento permanente), quindi per costruire una società basata sulla conoscenza. Tuttavia, i Paesi europei si sono sempre mossi in ordine sparso sul tema, qualcuno addirittura senza una definizione su scala nazionale. Una situazione che ha ostacolato lo sviluppo dell’educazione all’imprenditorialità.

Ecco che il documento Entrecomp ha voluto costruire un consenso attorno a una comprensione comune del significato di “competenza imprenditoriale”. E ha scelto una definizione ampia di imprenditorialità, quella che è stata data a inizio EOSditoriale e che è al centro anche dell’iniziativa europea per il lavoro e l’occupazione, Pact4Youth, di cui fa parte anche il progetto EOS-I casi della vita. La definizione si basa sulla creazione di valore culturale, sociale ed economico abbracciando differenti tipi di imprenditorialità, tra cui quella all’interno delle organizzazioni, quella sociale, verde e digitale. Una imprenditorialità che si applica a individui e a gruppi e fa riferimento alla creazione di valore nella dimensione privata, pubblica e nel terzo settore. Ma anche in ciascuna combinazione delle tre.

Lo schema di Entrecomp va però oltre la definizione perché vuole offrire uno strumento concreto per migliorare la capacità imprenditoriale dei cittadini e delle organizzazioni europee. Per farlo scompone questa competenza in tre aree e 15 elementi chiave e ipotizza un modello progressivo per il suo insegnamento. Pensate di possedere qualcuna di queste caratteristiche? Per scoprirlo non vi resta che seguire gli EOSditoriali delle prossime settimane.