I nuovi temi dell’educazione finanziaria e assicurativa
Annualmente, avviene un confronto tra Unipol e i formatori di Pandora Società Cooperativa Sociale, Meta Cooperativa Sociale Onlus, Open Group Cooperativa Sociale, nell’ambito delle attività svolte nelle classi durante l’ultimo anno scolastico.
Siamo infatti consapevoli che i temi economici, finanziari e assicurativi, si evolvono in continuazione, e in particolare in questi ultimi anni con un ritmo incalzante. L’impegno dei formatori nelle classi, oltre ad avere natura didattica, contempla sempre un’attività di ascolto per recepire osservazioni e richieste di integrazioni nei materiali di studio presentati. Si tratta di temi che sono ascoltati attraverso i media tradizionali e catturano l’attenzione di studenti e insegnanti.
Così, in questo editoriale di dicembre vogliamo elencare gli argomenti che, formalizzati o meno nei documenti presentati nelle classi, potranno trovare motivo di dibattito e spiegazione nelle sessioni formative del 2025.
Infortuni sul lavoro: se ne discute molto spesso, e per approfondire ci sarà la possibilità di far ricercare ai ragazzi le fonti, gli obblighi dell’imprenditore e del lavoratore, che variano a seconda del settore dell’impresa. Alcuni formatori, già coinvolti in progetti che riguardano le procedure ISO sulla sicurezza lavoratori, potranno presentare delle slide aggiuntive per i percorsi didattici da sei incontri.
L’obbligo di assicurarsi contro i rischi catastrofali: le imprese aventi sede legale in Italia o all'estero con una stabile organizzazione in Italia avranno l’obbligo di assicurarsi contro i rischi catastrofali e in caso di inadempimento da parte dell’impresa ci saranno sanzioni pecuniarie.
L’obbligo di stipulare riguarda la copertura dei danni ai beni immobili e al loro contenuto, ai terreni e ai beni strumentali materiali, direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale. L’obbligo assicurativo si riferisce ad eventi quali sismi, alluvioni, frane, inondazioni, esondazioni.
Un tema evidentemente sempre più attuale, in particolare per un Paese come l’Italia che si caratterizza per un elevato rischio idrogeologico e sismico e che si distingue, viene sottolineato da un interessante approfondimento tematico riportato nella Relazione annuale dell’Ania, per una gestione dei danni relativi a calamità naturali che tradizionalmente si basa sull’intervento ex-post da parte dello Stato. Questa modalità di gestione dei danni, attuata ripetutamente nel tempo, ha accresciuto la convinzione che esista un garante di ultima istanza disposto a farsi carico della ricostruzione.
Intelligenza artificiale: un argomento di grande interesse per gli studenti e che interessa anche il settore assicurativo che si sta progressivamente adeguando all’innovazione digitale ispirata all’insurtech e alla sua cultura. L’innovazione in questo senso è basata sulla semplificazione e sull’abilitazione dei servizi a misura di cliente, di profilazione e di personalizzazione, di polizze parametriche. Le compagnie assicurative ritengono che l’intelligenza artificiale (AI) e, più in generale, le tecnologie per la raccolta e l’analisi dei dati avranno un ruolo cruciale nella rivoluzione del mercato nel prossimo decennio.
In particolare, le cosiddette polizze parametriche differiscono dai tradizionali contratti di assicurazione in quanto il pagamento è basato su parametri specifici predefiniti, anziché sulle perdite effettive subite dall'assicurato. Questi parametri possono includere eventi naturali come terremoti, uragani o siccità, perdite di produzione dovute a eventi catastrofali: assicurato e assicuratore concordano in anticipo sui criteri che attiveranno il pagamento. Ad esempio, per un'assicurazione parametrica contro un terremoto, potrebbe essere stabilito che, se il terremoto raggiunge una determinata magnitudo in una determinata area, l'assicurato riceverà un pagamento di importo stabilito.
Cambiamento demografico: i più giovani, in proprio dalla lettura di giornali o ascoltando i discorsi dei genitori e dei coetanei, spesso si interrogano sulle conseguenze del fenomeno definito come “inverno demografico” o nel caso italiano “glaciazione demografica”, che avrà un impatto importante sulle prestazioni assistenziali o pensionistiche che potranno essere garantite dallo Stato, e quindi sulla necessità di considerare, fin da giovani, di costruirsi un’integrazione al welfare pubblico. In particolare, si dovrà considerare le forme assicurative cosiddette “Long Term Care”, per fronteggiare questo processo di invecchiamento demografico: in particolare per prestazioni di lunga durata di carattere sociosanitario di cui l’anziano necessita nell’eventualità di perdita, totale o parziale, della propria autonomia. Inoltre, emergeranno nuovi servizi innovativi basati sull’utilizzo di tecnologie informatiche e domotiche a supporto della vita indipendente dell’anziano.