30 novembre 2018

Così funziona la “liquidazione”

Chi è il liquidatore? Qual è il suo compito e come funziona il processo liquidativo che si attiva con la denuncia di sinistro? Lo spiega Sergio Ginocchietti, Dirigente Liquidazione Property di UnipolSai Assicurazioni SpA del Gruppo Unipol. Il quale, ricordando il valore sociale delle assicurazioni, ne traccia la futura evoluzione: da corresponsione di denaro a offerta di soluzioni pratiche ai problemi della vita quotidiana.

In cosa consiste il lavoro di liquidatore?

Il liquidatore è il rappresentante della Compagnia che concretizza la polizza assicurativa, che fino al momento del sinistro è in fin dei conti solo una promessa immateriale. In altri termini, si occupa di assolvere all’impegno preso dalla Compagnia, al momento della sottoscrizione del contratto, di garantire l’assicurato dalle conseguenze economiche negative sul suo patrimonio derivanti da eventi che possano colpirlo. In tema di responsabilità civile, per esempio, quando c’è un danno a terzi, deve manlevare l’assicurato da eventuali richieste risarcitorie da parte degli stessi nel caso di sinistri causati da propria responsabilità. Se invece ci spostiamo nel campo dei danni alla proprietà (settore Property), il liquidatore mette in atto gli impegni della Compagnia in termini di indennizzo dei danni legati ad eventi quali l’incendio, il furto, gli eventi atmosferici ed altri rischi diretti coperti dalle polizze di questo tipo. Le Compagnie di assicurazione sono infatti divise in Rami e ci sono quindi liquidatori specializzati in ciascuno dei settori che costituiscono la Direzione Sinistri: Auto, Responsabilità Civile Terzi, Infortuni e Property.

Come funziona la liquidazione di un’assicurazione e quali sono le sue fasi?

Tutto parte dalla denuncia dell’assicurato. Prendiamo l’ipotesi di un incendio che colpisca un immobile. L’assicurato denuncia il sinistro tramite l’Agenzia o attraverso altri sistemi più interattivi e moderni, dal sito internet ai call center, ma oggi anche tramite le “app”, come nel nostro caso. La Compagnia verifica quindi la validità e l’operatività del contratto, perché se l’assicurato non ha pagato il premio di polizza la Compagnia non può ovviamente prendere a carico il sinistro. Si tratta di casi molto rari, ma a volte succede. Poi la Compagnia protocolla il sinistro e nomina generalmente un perito esterno che è un libero professionista, normalmente un geometra o un ingegnere. Comunica quindi all’assicurato che è stato preso in carico il sinistro ed il nome del liquidatore e del perito che seguiranno la sua pratica. Il perito prende contatto con l’assicurato ed esegue il primo sopralluogo, verifica la congruità di quanto dichiarato e la situazione dei luoghi, verifica la eventuale responsabilità di terzi e quantifica i danni, proponendo un Atto di liquidazione amichevole all’assicurato. È un percorso che ha una durata variabile, ma nella stragrande maggioranza dei casi in 60 giorni tutte le perizie sono completate. La pratica viene quindi esaminata dal liquidatore che, se non vi sono problemi sul sinistro, provvede a bonificare l’importo dovuto all’assicurato. Circa l’80% delle pratiche di sinistro denunciate in un anno solare vengono definite e liquidate entro il 31/12 dello stesso anno.

Quali possono essere le difficoltà e cosa è bene tenere presente?

A volte sorgono problemi nelle valutazioni, per esempio nella non corretta congruità tra quanto dichiarato dall’assicurato come valore dei propri beni e la realtà. Nei rami Property, infatti, il valore da assicurare viene dichiarato dal contraente, quindi se un bene non è assicurato adeguatamente si paga certamente meno di premio di polizza al momento della sottoscrizione del contratto assicurativo, ma in caso di sinistro l’indennizzo potrebbe poi essere insufficiente a coprire l’intero valore del danno (regola proporzionale). Inoltre, bisogna essere corretti e trasparenti nella richiesta danni: per esempio non esagerare dolosamente l’importo dei danni richiesti, perché questo può essere motivo di contestazione dell’intero indennizzo. Caso tipico è quello di dichiarare che sono stati rubati valori in casa per una cifra superiore a quella reale. Oppure, in caso di incendio, denunciare un danno molto più rilevante di quello che è realtà, dichiarando per esempio danni a macchinari nuovi e costosi che invece erano in realtà usati e vetusti. In questi casi si creano seri problemi che non portano certo ad una rapida definizione del sinistro. È invece importante presentare un elenco dettagliato e veritiero dei beni colpiti con una rappresentazione del valore realistica, mettendo a disposizione fatture ed altri documenti relativi ai beni colpiti come prova del danno effettivo subito.

Cos’è la somma assicurata?

La somma assicurata è l’importo del massimo indennizzo che la Compagnia si impegna a liquidare in caso di sinistro. È utile ricordare a questo proposito che il valore di un bene non è mai univoco, ma dipende dal metodo di valutazione che si adotta, secondo i criteri dell’Estimo (materia presente in tutti i percorsi di studio scientifici). C’è per esempio il valore commerciale (o di mercato) e quello di ricostruzione a nuovo. L’appartamento è l’esempio classico in cui il valore commerciale tiene conto di tante cose (l’area su cui è costruito, la posizione, l’esposizione, la presenza di infrastrutture e servizi, ....etc) che è ben diverso dal valore di ricostruzione a nuovo che nel caso di un incendio, o di un danno da terremoto, è la misura dell’indennizzo che l’assicurazione riconosce al proprio assicurato.

Come spiegherebbe in maniera semplice le diverse forme di copertura che hanno incontrato gli studenti nel percorso “I Casi della Vita”?

La forma a Valore Intero riguarda proprio il caso degli appartamenti e delle costruzioni edili in genere, perché si assicura il valore di ricostruzione a nuovo ed in caso di danno l’assicurato si potrà così ricostruire l’intero immobile. Se invece si opta per la forma a Primo Rischio Assoluto, si sceglie di assicurarsi per un valore massimo, di norma molto inferiore al valore di ricostruzione a nuovo, perché si ipotizza che l’appartamento non verrà mai danneggiato per intero. Se la formula a Valore Intero è più usata negli immobili, questa seconda formula a Primo Rischio Assoluto è invece più diffusa nelle assicurazioni contro il Furto. Per esempio, quando si decide di assicurarsi contro il furto per un valore massimo di 3mila euro perché si ipotizza che in casa non si terrà mai più di 3mila euro in contanti.

Cos’è l’onere di salvataggio?

Sono spese previste da Codice Civile, le uniche che possono essere indennizzate oltre la somma assicurata. L’art 1914 del C.C. prevede infatti che se un assicurato mette in atto spese straordinarie, in maniera non sprovveduta o avventata, per diminuire le conseguenze di un incendio, siccome queste spese sono fatte anche nell’interesse dell’assicuratore quest’ultimo sarà tenuto a riconoscerle nell’indennizzo all’assicurato. Per fare un esempio concreto, si potrebbe citare il caso di un assicurato che chiami del personale aggiuntivo per spostare urgentemente dei macchinari, con l’obiettivo di evitare che vengano distrutti dalle fiamme, oppure usa prodotti costosi per limitare le conseguenze del danno agli impianti derivanti dalla corrosione delle parti metalliche che potrebbero generarsi dalla contaminazione con i fumi dell’incendio. Tutte queste spese vengono riconosciute dalla Compagnia di assicurazione, a meno che la stessa non dimostri che sono state fatte dall’assicurato in maniera sprovveduta ed avventata.

Cosa vuole sottolineare che i giovani dovrebbero tenere a mente?

Mi fa piacere ricordare il grande valore sociale delle Assicurazioni. Noi facciamo un servizio molto importante da questo punto di vista perché l’assicurato nel momento di massimo bisogno può avere al suo fianco tutta la struttura dell’assicurazione, dall’agente al liquidatore, dal perito ad una società specializzata nel Disaster Recovery o nel Business Continuity. È proprio per aumentare il livello di servizio da offrire ai propri assicurati al momento del sinistro che UnipolSai sta per esempio lanciando anche l’attività di Riparazione Diretta dei danni. Ormai l’assicurazione si sta trasformando: non è solo corresponsione di denaro in occasione di un sinistro a fronte di una polizza, ma sempre di più l’offerta di soluzioni pratiche ai problemi incontrati nella vita quotidiana dai nostri clienti. Per esempio, nel caso di un’abitazione che abbia perdite d’acqua dai propri impianti, evitiamo che l’assicurato debba cercare degli artigiani per eseguire i lavori o anticipare denaro per le riparazioni, mandiamo noi l’impresa artigiana a riparare direttamente il danno e paghiamo poi direttamente la ditta intervenuta per i lavori svolti (attraverso lo strumento della cessione del credito). L’ulteriore vantaggio è che l’assicurato non si vedrà decurtato l’indennizzo dalle franchigie o dagli scoperti ed avrà anche una garanzia di due anni sulle riparazione eseguite. Questa è la nuova frontiera delle Assicurazioni: il campo dei servizi. Il paradigma della liquidazione classica in denaro si sta trasformando in questi anni nella fornitura di servizi aggiuntivi sempre più innovativi, che sfruttano anche le più recenti tecnologie oggi disponibili.