14 dicembre 2017

Un’opportunità chiamata scuola

Con cosa fa rima “uguaglianza”? Con scuola. Che a sua volta fa rima con “opportunità”. Ce lo ricorda l’ultimo studio europeo sui sistemi educativi europei, “l’Education and Training Monitor” della Commissione europea che afferma: “I sistemi educativi hanno un ruolo speciale nel costruire una società più giusta perché offrono uguali opportunità a tutti, indipendentemente dal loro background”.

Non solo. Lo studio indica che c’è una solida associazione tra i risultati educativi e i risultati sociali. E questo ha un significato ben preciso. Significa, per esempio, che le persone con solo un’educazione di base rischiano di vivere in povertà o esclusione sociale quasi tre volte in più rispetto a quelle con un’educazione più avanzata. Tradotto in numeri significa che nel 2016 aveva un lavoro solo il 44% dei giovani (18-24 anni) che si sono fermati nella propria istruzione alle scuole superiori. E nella fascia della popolazione generale (15-64 anni), la disoccupazione è molto più diffusa tra chi ha solo un’educazione di base (1,6%) rispetto a chi ha un’educazione terziaria (5,1%). Cambiano persino le aspettative di vita che crescono in linea con il livello di educazione! Il premio dell’educazione può dare fino a dieci anni di aspettativa di vita in più. Tutti questi numeri hanno poi ripercussioni in termini più ampi di uguaglianza e di coesione sociale.

Ecco perché l’Unione europea si è data dei target sull’educazione da raggiungere entro il 2020 che riguardano i seguenti aspetti: tasso di abbandono scolastico, raggiungimento del livello educativo di terzo grado, tasso di partecipazione all’educazione di infanzia, tassi di occupazione dei nuovi diplomati, partecipazione degli adulti ai programmi di apprendimento.

In queste infografiche il rapporto ha illustrato in modo chiaro i target e la situazione attuale per diversi di questi temi.

Target Ue

A noi è venuta voglia di studiare….e a voi?