08 novembre 2017

In Italia si punta sull’educazione

Cosa sta facendo l’Italia per promuovere l’educazione finanziaria e l’istruzione di qualità? Gli ultimi mesi sono stati ricchi di nuove iniziative. Oltre alle attività dei privati, come è anche il progetto EOS del Gruppo Unipol, a settembre è stato istituito un nuovo Comitato per l’Educazione finanziaria e a luglio il Ministero dell’Istruzione ha presentato un Piano nazionale per il recepimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 (leggi l'EOSditoriale "Studiate per voi. Aiuterete il Paese"). Conosciamo insieme queste due novità.

IL COMITATO PER L’EDUCAZIONE FINANZIARIA

Il Comitato, ossia un ente composto da diverse persone che persegue in genere uno scopo di pubblica utilità, è stato introdotto dal legislatore nel nostro ordinamento con l’obiettivo di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria. È stato istituito con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministro dello sviluppo economico. Il comitato è composto da undici membri e presieduto da Annamaria Lusardi, economista e docente alla George Washington University. Che cosa sta facendo il comitato?

La prima riunione si è svolta a settembre e ha preso in esame una rassegna internazionale delle esperienze dei Paesi (oltre 60) che hanno adottato una strategia nazionale per l’educazione finanziaria. Ha inoltre esaminato il censimento (realizzato da Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip, Feduf e Museo del risparmio) delle numerose ma frammentate iniziative presenti anche nel nostro Paese, assieme ai dati disponibili sul livello di educazione finanziaria degli italiani in comparazione con quello di altre nazioni. E ora? L’obiettivo è definire gli step, di breve e lungo periodo, del piano d'azione che allineerà il nostro Paese alle oltre 60 nazioni che già hanno avviato una strategia nazionale in materia.

Il primo passo sarà, probabilmente entro fine anno, un portale nazionale, un luogo per tutti dove poter trovare informazioni utili. Allo stesso tempo, il Comitato è al lavoro su un piano a lungo termine fatto da diverse iniziative che si pongono l’obiettivo di abbracciare quanti più cittadini possibili attraverso la focalizzazione su macro-aree: giovani, donne, mondo del lavoro e terza età. Con l’obiettivo anche di coordinare gli sforzi con le iniziative che ci sono già e di creare un flusso continuo.

Perché è importante educare alla finanza dal punto di vista del Comitato? Perché significa costruire il futuro. L’'ignoranza nella finanza equivale infatti a una "tassa sui poveri" e l'educazione finanziaria è prevenzione ed equità sociale. In altri termini, aiuta a “dare a ognuno gli strumenti necessari per muoversi e fare le scelte giuste in una realtà sempre più complessa”.

IL PIANO NAZIONALE PER L’EDUCAZIONE SOSTENIBILE

A luglio la ministra dell’istruzione ha presentato il “Piano per l’Educazione alla Sostenibilità”: si tratta del primo piano nazionale che recepisce gli obiettivi dell’Agenda 2030 e li struttura su tutte le aree di competenza del Ministero dell’istruzione (Miur). Perché è così importante l’educazione all’interno dell’Agenda 2030? Perché il sapere è fondamentale per combattere contro la povertà, per “decarbonizzare” l’economia, per promuovere una società aperta e inclusiva. ll sapere è quindi elemento trasversale per il cambiamento.

Il Piano riguarda diversi obiettivi dell’Agenda 2030 e trasforma la sostenibilità in un fattore che plasma e permea tutte le politiche del Miur. Si articola infatti in 20 azioni che riguardano tutto lo spettro delle attività del Ministero e che sono suddivise in 4 macroaree: 1) edilizia e ambienti/strutture e personale del Miur; 2) didattica e formazione dei docenti; 3) università e ricerca; 4) informazione e comunicazione.

Tra le iniziative, il piano prevede per esempio l’inserimento dei requisiti di sostenibilità degli edifici tra i criteri per la realizzazione degli interventi legati ai fondi e ai bandi, così come lo stanziamento di 5 milioni di euro per finanziare interventi di efficientamento o miglioramento della sostenibilità delle scuole, come strutture e processi, progettati dalle ragazze e dai ragazzi durante percorsi di Alternanza o percorsi di educazione ambientale. Sarà anche predisposto un piano di formazione per il personale del Ministero su buone pratiche e comportamenti sostenibili in ufficio, verranno finanziate borse e dottorati in Università affinché sia sempre più accessibile ed estesa una formazione di qualità e verrà avviata una campagna di informazione per tutti i cittadini.

In questo modo il Ministero dell’Istruzione si pone come esempio di buone pratiche affinché anche altri possano imboccare la stessa via.