15 febbraio 2017

Insieme per l'educazione finanziaria

Sapete leggere un estratto conto? E calcolare la variazione del vostro potere d’acquisto? Come scegliereste un mutuo? Tutte queste attività hanno in comune un aspetto: l’alfabetizzazione finanziaria, ossia la capacità di compiere scelte economiche e finanziarie consapevoli. Dalla gestione di un budget, all’investimento dei proprio risparmi, dal concetto di rischio e rendimento alla scelta di come assicurarsi, fino alla costruzione della propria pensione. Nessuno nasce già istruito su questi temi. Ed è auspicabile che tutti migliorino la propria educazione. È utile qui riprendere la definizione dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per cui l’educazione finanziaria è quel «processo attraverso il quale i consumatori e gli investitori migliorano la loro comprensione dei concetti e dei prodotti finanziari e, attraverso informazioni, guide e consigli, sviluppano le competenze necessarie ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie, al fine di compiere scelte informate, di sapere dove rivolgersi per aiuto e di intraprendere altre azioni concrete per migliorare il grado di benessere e di protezione finanziaria». Ve la ricordate? Questa definizione vi era già stata presentata nel primo EOSditoriale “I Casi della Vita”.

Voi vi sentite preparati? Attenzione, non è così facile come potrebbe sembrare. Nell’indagine Ocse Pisa del 2012, che ha introdotto per la prima volta una valutazione del livello di alfabetizzazione finanziaria dei quindicenni, l’Italia occupa il penultimo posto nel confronto internazionale, davanti alla Colombia e dopo la Slovacchia (per chi vuole sapere di più sull’indagine Ocse Pisa ne abbiamo già parlato nell’EOSditoriale “Conoscete Pisa?”)

Pisa

L’indagine indica che circa il 22% degli studenti italiani non ha raggiunto il livello considerato di base – è risultato capace, tuttalpiù, di riconoscere la differenza tra bisogni e desideri, di prendere decisioni semplici sulle spese quotidiane e di comprendere lo scopo dei documenti finanziari elementari – mentre solo il 2% si è posizionato al livello più elevato. L’Italia è anche l’unico Paese dove, già a quindici anni, i maschi hanno mostrato in media competenze superiori alle femmine. L’alfabetizzazione finanziaria è fortemente correlata con le competenze in matematica e lettura; tuttavia per gli italiani il legame è più debole che altrove.

Perché è importante investire sull’educazione finanziaria anche a livello di sistema Paese? Perché è un tema rilevante non solo per i singoli individui ma per la società e la comunità nel suo complesso. Vi ricordate l’EOSditoriale “Studiate per voi. Aiuterete il Paese”? L’educazione finanziaria è un elemento fondamentale nello sviluppo sostenibile della società, contribuisce infatti al raggiungimento di diversi dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, tra cui soprattutto la lotta alla povertà (obiettivo 1), la buona salute (3), la qualità dell’educazione (4), la buona occupazione e la crescita economica (8), la riduzione delle disuguaglianze (10).

Negli ultimi anni in Italia numerose istituzioni pubbliche ed enti privati hanno sviluppato iniziative di educazione finanziaria. Manca però una strategia nazionale che possa coordinare tutte queste iniziative: in questo modo si otterrebbero importanti sinergie tra le iniziative in atto e si metterebbe in campo un’azione maggiormente efficace. Il primo passo verso la definizione di questa strategia nazionale è stato fatto con il censimento delle iniziative esistenti. Un progetto promosso nel 2015 (e confluito nel documento “Rilevazione sulle iniziative di educazione finanziaria in Italia nel triennio 2012-14”) dalle autorità di Vigilanza - Banca d’Italia, Consob, Covip e Ivass – insieme al Museo del risparmio, alla Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio e alla Fondazione Rosselli, d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministero dell’Università, dell’istruzione e della ricerca. Cosa è emerso? Che una buona parte di questi programmi è stata destinata proprio a voi studenti. Ma il resto lo scoprirete in uno dei prossimi EOSditoriali!